Piano Formativo Individuale: apprendere on the job
in Apprendistato | Del 30/07/2025
Il Piano Formativo Individuale (PIF) è il documento centrale che definisce il percorso formativo di ciascun apprendista all’interno di un apprendistato professionalizzante. È obbligatorio, contenuto nel contratto scritto, e fa da “mappa” delle attività di apprendimento tecnico-professionale e delle modalità con cui esse verranno trasmesse, sia in azienda sia, se previsto, presso enti esterni.
La formazione si articola in due canali principali:
1. On the job (formazione interna): il tutor aziendale affianca l’apprendista utilizzando strumenti, macchinari e personale qualificato. L’impresa deve disporre di spazi e risorse idonee per la formazione.
2. Formazione esterna: prevista nei casi in cui la normativa regionale o i CCNL la richiedano (in Emilia-Romagna sono previste 40 ore di formazione trasversale). Può avvenire tramite enti di formazione.
Il PIF specifica contenuti, obiettivi e metodologie di apprendimento e prevede monitoraggio continuo e compilazione di registri formativi, da inserire anche nel Libretto del Cittadino.
Quando si fa il PIF
La redazione del PIF avviene necessariamente al momento della firma del contratto di apprendistato o comunque prima dell’inizio effettivo della formazione pratica. Deve comunque essere incluso nel contratto scritto e firmato sia dal Datore di Lavoro, sia dall’apprendista.
Alcune regioni e CCNL prevedono scadenze interne specifiche (es. entro 30 giorni), ma la regola generale è che venga sottoscritto contestualmente al contratto.
Chi compila il Piano Formativo Individuale
La predisposizione è solitamente a cura del Datore di Lavoro, spesso con l’aiuto di consulenti, del tutor aziendale o di enti di formazione accreditati, utilizzando moduli specifici dei relativi CCNL o degli enti bilaterali.
Le figure coinvolte nella compilazione del Piano Formativo Individuale quindi sono:
- Il Datore di Lavoro.
- Il tutor aziendale, nominato dall’azienda, che affianca e certifica le attività formative.
- L’apprendista, che deve ricevere, leggere e sottoscrivere il PIF, senza la sua firma il contratto è invalido.
- Eventuali enti bilaterali o enti di formazione accreditati, che collaborano alla stesura o validazione del PIF.
Quali sono gli elementi essenziali
Secondo la normativa e la prassi aggiornata, i contenuti minimi del PIF includono:
- I dati relativi al Datore di Lavoro.
- I dati relativi al lavoratore.
- I dati relativi alle esperienze di lavoro e formative del lavoratore.
- Gli aspetti normativi: qualifica da conseguire e durata dell’apprendistato.
- La nomina del tutor aziendale.
- I contenuti formativi.
- Relativi alla formazione di base e trasversale (le 40 ore obbligatorie per l’Emilia-Romagna).
- Relativi alla formazione tecnico-professionale (il cui monte ore varia in base alla qualifica da conseguire).
- L’articolazione e le modalità di erogazione della formazione, suddivise negli anni di durata dell’apprendistato professionalizzante.
- Ricordando che, per l’Emilia-Romagna, la formazione trasversale di 40 ore è da svolgere entro il primo anno di attività.
Lo step successivo nello sviluppo del PIF è la redazione del registro di formazione aziendale, suddiviso per ogni annualità dell’apprendistato.
Questo documento va compilato dall’azienda e dal lavoratore, per tracciare tutte le attività formative svolte.
Il registro riporta giorni, ore, argomenti e modalità della formazione erogata (ad esempio affiancamento pratico, sessioni teoriche interne, corsi esterni). Ciò permette di dimostrare che l’azienda ha rispettato gli obblighi formativi previsti dal contratto di apprendistato e dal PIF.
In conclusione, il Piano Formativo Individuale è più di un obbligo contrattuale: è uno strumento strategico che garantisce un percorso formativo strutturato, trasparente e conforme ai requisiti civili e formativi. La sua compilazione accurata e la verifica costante della sua messa in atto attestano la qualità dell’apprendistato e proteggono sia l’apprendista, sia l’azienda.
Con questa guida, aziende, tutor e consulenti dispongono delle linee operative essenziali per redigere un PIF efficace, completo e conforme, assicurando un’esperienza formativa ottimale per i giovani lavoratori.
Sel&Form, come ente di formazione accreditato alla Regione Emilia-Romagna, può collaborare con l’azienda e l’apprendista nella redazione del PIF e dei registri di formazione, oltre che supportarli per tutto ciò che concerne l’attivazione dell’apprendistato stesso e la gestione della formazione trasversale esterna.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o di supporto per l’attivazione di un apprendistato, scrivici all’indirizzo apprendistato@selezione-formazione.it oppure chiama lo 051 715808.
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