Lavoratrici madri: esoneri e incentivi

in Diritti e doveri dei lavoratori | Del 09/07/2025

Le lavoratrici madri rappresentano un segmento cruciale della forza lavoro, che necessita di equità e sostegno per conciliare carriera e famiglia. Accompagnate da tutele giuridiche e incentivi economici, queste donne possono beneficiare di strumenti come permessi, congedi, sgravi contributivi e bonus. Non solo: la legislazione italiana ha rafforzato queste misure per contrastare il “gender pay gap” causato dalle responsabilità familiari.

 

 

Chi sono le lavoratrici madri?

 

 

Con “lavoratrici madri” si intendono le donne che svolgono un’attività lavorativa (dipendente a tempo determinato/indeterminato o autonoma) e sono madri di uno o più figli. 
In Italia sono tutelate sia dalla normativa nazionale (D.Lgs. 151/2001), che da quella europea. Lo scopo della legislazione è quello di garantire il diritto al congedo di maternità/parentale, i permessi per allattamento e la tutela del posto di lavoro.

 

 

Chi tutela le lavoratrici madri

 

A livello nazionale:

  • Il D.Lgs. 151/2001 stabilisce i congedi di maternità obbligatori (5 mesi) e quelli facoltativi. Introducendo inoltre i vari permessi (ad esempio in caso di malattia del figlio), con accredito figurativo per la pensione.
  • I contratti collettivi (CCNL) possono aggiungere permessi o benefici extra.

A livello europeo:

  • Diverse Direttive UE (ad esempio la 92/85/CE) tutelano i diritti alla maternità e alla parità di trattamento. 

A livello fiscale e previdenziale:

  • L’INPS gestisce l’erogazione di bonus ed esoneri contributivi specifici per le madri lavoratrici.

 

Esonero contributivo e bonus per lavoratrici madri

 

Esonero totale (Legge di Bilancio 2024)
Dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, è in vigore un esonero contributivo del 100% per le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con tre o più figli (con figlio più piccolo fino a 18 anni). 
Grazie ad esso, vengono coperti i contributi previdenziali della lavoratrice madre. La misura copre fino a 3.000€ annui, calcolati per 250€ al mese.
Nel 2024, in forma sperimentale, l’esonero era esteso anche alle madri di due figli, fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo

 

Bonus mamme 2025 (Legge di Bilancio 2025 e DL Omnibus)
La norma del 2025 introduce nuove modalità:

  • Per lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con due o più figli e reddito ISEE inferiore a 40.000€ l’anno, è previsto un esonero contributivo parziale, la cui percentuale è in attesa di decreto attuativo. Vale fino al compimento dei 10 anni del figlio più giovane.
  • Per lavoratrici con contratto a termine o autonome (escluso il regime forfettario) è previsto un bonus una tantum di 480€ netti, corrisposto in un’unica soluzione a dicembre 2025 (40€ x 12 mesi). Vale sempre per reddito ISEE fino a 40.000€ e per le madri di due figli (fino ai 10 anni del più piccolo) e 3 o più figli (fino ai 18 anni del più giovane).

 

Sintesi delle misure                  

Categoria lavorativa  Figli Misura Modalità Limiti
Tempo indeterminato ≥3 figli  Esonero 100%, fino a 3.000€/anno Da datore di lavoro Fino a 18 anni
Tempo indeterminato   ≥2 figli Esonero parziale INPS In attesa decreto Fino a 10 anni, reddito ≤40.000€
Tempo determinato/autonome ≥2 figli Bonus 480€ Inps a dicembre Fino a 10 anni, reddito ≤40.000€
Tempo determinato/autonome ≥3 figli Bonus 480€ Inps a dicembre Fino a 18 anni, reddito ≤40.000€

 

Come richiedere gli incentivi

 

  • Esonero 2024 (tre figli): la madre comunica direttamente al Datore di Lavoro il numero di figli e i loro codici fiscali. 

 

  • Nuove misure 2025:
  1. Le lavoratrici attingeranno direttamente dall’INPS. È necessario attendere il decreto attuativo ministeriale e le istruzioni operative che detteranno percentuali, modalità e termini.
  2. Per il bonus da 480€, la domanda andrà presentata all’INPS, nelle modalità che saranno previste con la pubblicazione del decreto.

 

 

In conclusione, le lavoratrici madri rappresentano una risorsa fondamentale per la società e il mondo del lavoro. 
Garantire loro protezione, pari opportunità e strumenti concreti di sostegno non è solo un atto di equità, ma anche una scelta strategica per lo sviluppo sostenibile e l’inclusione. Investire nella tutela delle madri lavoratrici significa promuovere una cultura del lavoro più giusta, dove maternità e carriera possano convivere senza penalizzazioni.

  TAG CLOUD: diritti dei lavoratori, lavoratrici madri, incentivi