Sorveglianza sanitaria: obblighi, tempi e ruoli per la tutela della salute nei luoghi di lavoro

in Sicurezza sul Lavoro | Del 10/09/2025

La sorveglianza sanitaria è un obbligo normativo previsto dal Decreto Legislativo 81/08. È uno strumento fondamentale per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a rischi professionali e per prevenire l'insorgere di malattie legate all’attività lavorativa.

 

Per le piccole e medie imprese, i datori di lavoro e gli specialisti della sicurezza, è essenziale conoscere come funziona la sorveglianza sanitaria, quando deve essere attivata e chi sono i soggetti coinvolti, a partire dal medico competente.
In questo articolo approfondiamo questi aspetti in modo chiaro e pratico.

 

Quando viene effettuata

 

 

La sorveglianza sanitaria va attivata ogni volta che i lavoratori sono esposti a rischi per la salute legati alle mansioni svolte. Secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08, è obbligatoria nei seguenti casi:

  • esposizione ad agenti chimici, fisici o biologici pericolosi (rumore, vibrazioni, polveri, solventi, ecc.);
  • movimentazione manuale di carichi o posture incongrue;
  • lavoro notturno;
  • utilizzo di videoterminali per più di 20 ore settimanali;
  • rischio stress lavoro-correlato (in base alla valutazione dei rischi);
  • attività in spazi confinati o sospetti di inquinamento.

 

La sorveglianza sanitaria deve essere prevista nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), che individua le mansioni a rischio e definisce la periodicità degli accertamenti sanitari.

È importante sottolineare che non è il datore di lavoro a decidere se e quando attivare la sorveglianza sanitaria, ma la necessità viene determinata in fase di valutazione dei rischi, in collaborazione con il medico competente.

 

Il medico competente

 

 

Il medico competente è il professionista abilitato e incaricato di effettuare la sorveglianza sanitaria. Deve essere in possesso di una specializzazione in medicina del lavoro o titoli equipollenti e viene nominato dal datore di lavoro nei casi previsti dalla legge.

 

Le principali funzioni del medico competente sono:

  • effettuare le visite mediche ai lavoratori secondo le scadenze previste;
  • collaborare alla valutazione dei rischi aziendali;
  • redigere e aggiornare la cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza;
  • fornire indicazioni su idoneità lavorativa e eventuali limitazioni;
  • partecipare alla riunione periodica prevista dall’art. 35 del D.Lgs. 81/08;
  • promuovere la cultura della prevenzione in azienda.

 

È essenziale che il medico competente mantenga una posizione di autonomia rispetto al datore di lavoro, pur collaborando strettamente con il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), il RSPP, il RLS e i consulenti coinvolti.

 

Le visite mediche

 

Le visite mediche previste dalla sorveglianza sanitaria (art.41 D.Lgs. 81/08) non sono tutte uguali. Esistono diversi tipi di visita, ognuna con un obiettivo specifico:

  • Visita medica preventiva: svolta prima dell’inizio dell’attività, quando il lavoratore è già assunto ma non ancora operativo.
  • Visita medica periodica: programmata con cadenza regolare (generalmente annuale o biennale), in base ai rischi presenti.
  • Visita medica su richiesta del lavoratore: il dipendente può richiedere una visita, se ritenuta necessaria e correlata ai rischi lavorativi.
  • Visita medica in occasione del cambio mansione: quando il lavoratore viene spostato a una mansione con rischi diversi.
  • Visita medica precedente alla ripresa del lavoro: in seguito ad un’assenza superiore ai 60 giorni, per verificare l’idoneità alle mansioni lavorative.
  • Visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro: prevista solo per particolari tipologie di rischio.

 

A conclusione della visita, il medico competente rilascia un giudizio di idoneità, che può essere:

  • idoneità piena;
  • idoneità con prescrizioni o limitazioni;
  • inidoneità temporanea;
  • inidoneità permanente.

In caso di inidoneità, il datore di lavoro ha l’obbligo di trovare, se possibile, una mansione compatibile con le condizioni di salute del lavoratore.

 

 

La sorveglianza sanitaria non è solo un obbligo di legge, ma un investimento sulla salute e sul benessere dei lavoratori, con impatti positivi anche sulla produttività e sulla gestione del rischio aziendale.
Per le imprese può essere complesso gestire correttamente tutti gli adempimenti legati alla sicurezza. Affidarsi a un ente di formazione e consulenza esperto, che supporti anche nella gestione del SPP, nella formazione finanziata e nei rapporti con il medico competente, può fare la differenza.

 

Un approccio integrato alla sicurezza e alla formazione consente alle imprese di essere più efficienti, conformi alla normativa e attente alla tutela delle persone.

Se hai bisogno di supporto nella gestione della sorveglianza sanitaria o nella formazione obbligatoria per la sicurezza, contattaci: siamo al fianco delle imprese per costruire ambienti di lavoro più sicuri e sostenibili.

 

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  TAG CLOUD: sorveglianza sanitaria, medico competente, d.lgs. 81/08